Recensione – Until dawn, the butterfly effect

Data di pubblicazione: agosto 2015
Sviluppatore: Supermassive Games
Piattaforme: PlayStation 4 – ESCLUSIVA
Genere: Survival horror, teenagers, avventura, azione
Until Dawn

Until Dawn

Avete presente “l’effetto farfalla”? La metafora secondo la quale ogni variazione e ogni scelta iniziale produce grandi variazioni a lungo termine. Secondo questa teoria è stato realizzato nel 2015 il gioco Until Dawn, dai giovani sviluppatori della software house britannica Supermassive Games.

Segue lo stesso filone dei videogiochi Heavy Rain e Beyond: Due Anime (sviluppati entrambi da Quantic Dream), e coinvolge sin da subito il giocatore in una storia tra il thriller e l’horror con la libertà di cambiare il finale del gioco in base alle scelte effettuate.

Nato per essere giocato su PlayStation 3 con il Move, Until dawn fu poi spostato su PlayStation 4 ottenendo un meritato successo.

Until Dawn - I protagonisti

Until Dawn – I protagonisti

Sopravivvere 

Until dawn è un survival horror, un’ avventura ispirata ai classici film teen horror americani, che punta tutto sulla componente narrativa e grafica. Il prologo preannuncia ciò che sarà la trama che si svolgerà in capitoli, Il giocatore avrà a tratti la libertà di avere il controllo dei vari personaggi, mentre altre volte agirà sulle scelte più importanti mettendosi alla prova con i quick  time event. Ovviamente tutte le scelte e la prontezza del videogiocatore cambieranno tutti gli equilibri, che possono fare la differenza tra la vita e la morte.

Until Dawn - Un esempio di QTE, di quelli semplici!

Until Dawn – Un esempio di QTE, di quelli semplici!

La prima parte della storia, dopo il prologo, lascia spazio per prendere confidenza con il gruppo degli otto ragazzi protagonisti e ai loro flirt. Mentre nell’ultima parte si ha un vero e proprio horror che lascia spazio all’angoscia e all’ansia, tenendo incollato il videogiocatore. Tra un capitolo e l’altro c’è la figura ambigua dello psicoanalista che intrattiene un misterioso personaggio con test psicologici. Il tutto è catalizzato da elementi esoterici tradotti dalla cultura indiana come i totem, un valido aiuto per salvare tutti e otto i personaggi oppure porre loro una fine tremenda.

Quindi non c’è possibilità di ricaricare un salvataggio, cercate bene gli indizi e i totem e ricordate che ad ogni colore corrisponde un presagio diverso.

Grafica e Gameplay

Godetevi la storia e i luoghi,  come la baita, la miniera e il sanatorio. Tutti i luoghi sono ricchissimi di dettagli, così come i personaggi e alcune loro espressioni. L’illuminazione è talmente sconvolgente che a tratti sembra di guardare un film e non un videogioco. Unica pecca che viene riscontrata, per la quale pure io ho avuto difficoltà all’inizio, sono i comandi un po’ troppo rigidi, forse a causa del cambio dal Move al joypad.

Until Dawn - La grafica e la tensione sono i suoi punti di forza

Until Dawn – La grafica e la tensione sono i suoi punti di forza

Opinione personale 

Personalmente ho letto molte recensioni e ho scelto di non raccontarvi nel dettaglio la storia perché rimane comunque una trama semplice, con finali sempre diversi a favore della rigiocabilità del videogioco. Gli sviluppatori hanno realizzato un ottimo lavoro, con musiche e dettagli ottimi ma con un’altalenante recitazione.

Sono riuscita a salvare tutti i personaggi che desideravo, su altri mi sono vendicata 😎 Di sicuro vorró rigiocarlo con piacere, sono quei pochi giochi non troppo lunghi e belli da rigiocare. La trama prende per quanto sia un classico film americano, ve lo consiglio se vi capitasse di vederlo ad un buon prezzo scontato. Non vi deluderà

 

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