Recensione Black Mirror, reboot del 2017 della famosa serie

Data di uscita28 novembre 2017
Disponibile per:PlayStation 4, Xbox One, PC, Steam, Linux
Sviluppato da:King Art Games
Tipo di gioco:Avventura, Punta e clicca, Horror
Voto personale:7/10
Giocato su:PlayStation 4 Pro
Black Mirror – Cover art

Black Mirror, pubblicato nel 2017, è il reboot della serie Black Mirror, che conta ben tre episodi pubblicati tra il 2007 e il 2011 e successivamente rilasciati anche come “complete collection” nel 2014. Ve ne avevamo annunciato la pubblicazione in questo articolo.

Dal passato al reboot

Il reboot di Black Mirror è arrivato in modo abbastanza inatteso. La “complete collection” della trilogia originale era uscita solo tre anni prima e la serie era già diventata un prodotto di nicchia. Stupisce un po’ quindi che THQ Nordic, editori sia della trilogia, sia di questo reboot, abbiano deciso di pubblicare un nuovo capitolo affidando lo sviluppo ad un nuovo team, quello di King Art Games.

Trattandosi appunto di un reboot, è possibile dimenticare completamente la serie originale, perché siamo di fronte ad un nuovo inizio, una storia a sé stante che dai predecessori eredita solo le atmosfere e il fatto che il protagonista viene richiamato in patria e si ritrova nella grande villa di famiglia. Il protagonista stesso di questo nuovo Black Mirror è un personaggio tutto nuovo: David Gordon.

Siamo ovviamente di nuovo di fronte ad un’avventura punta e clicca, un prodotto destinato quindi agli appassionati di un genere che, purtroppo, sta lentamente decadendo e che viene tenuto in vita da poche software house che ancora dedicano tempo ed energia nello sviluppo di questo tipo di videogames.
Pur essendo un punta e clicca questo nuovo Black Mirror è stato comunque “svecchiato” con l’inserimento di alcuni piccoli QTE e di una gestione dell’inventario un po’ più moderna rispetto al passato.

Parole d’ordine: esplorazione e interazione

La trama spoiler free

Come già detto, vestiremo i panni di David Gordon. Il giovane vive da tempo in India con la madre e viene richiamato in patria, in Scozia, alla morte del padre. I rapporti tra David e il genitore si sono interrotti quando lui era bambino e capiamo da subito che la madre stessa è fuggita dalla grande villa “Sgathan Dubh” (tradotto: Black Mirror) per allontanarsi sia dal consorte, sia dalla famiglia e da tutti i misteri che li circondano.
L’arrivo di David in quella che sarà (forse) la villa che dovrà ereditare è accompagnata da subito da un’atmosfera cupa e misteriosa. Black Mirror è ancora abitata dalla servitù e da alcuni membri della famiglia e le prime persone che David incontra si presentano da subito ostili. Il maggiordomo avviserà subito David di non uscire dalla sua stanza di notte, perché la villa è pericolosa.

Inutile dire che il gioco inizierà realmente proprio nel momento in cui David, insonne, decide di andare ad esplorare la grande magione, armato solo di una candela.
Da questo momento in poi lo accompagneremo in un’avventura tesa e oscura, per svelare i segreti di Black Mirror e, soprattutto, della famiglia di David, afflitta da una maledizione.

In generale la trama è interessante e non banale anche se l’elevato numero di personaggi che vengono tirati in ballo dalla narrazione e il complesso albero genealogico di David, rendono la storia a tratti un po’ confusa. Inoltre, in alcuni casi avrete la sensazione che ci siano piccoli buchi di trama, piccole incongruenze che, comunque, non compromettono l’esperienza.

Gameplay e lati positivi di Black Mirror

Trattandosi fondamentalmente di un punta e clicca, il gameplay è classico e basato sull’esplorazione e sull’interazione con personaggi, ambienti e oggetti. Immancabili i puzzle che, assieme alla trama interessante e all’ambientazione, sono una delle colonne portanti di questo gioco. I puzzle e gli enigmi sono ben congegnati e ben studiati, alcuni vi impegneranno per un po’, senza comunque diventare impossibili da risolvere o frustranti. Altri saranno più semplici e immediati.

Ambientazioni e puzzle di Black Mirror sono i suoi punti di forza

Per rendere tutto un po’ più moderno, sono stati inseriti alcuni semplici QTE, anche questi di facile soluzione, niente che vi bloccherà o vi farà venire voglia di imprecare.

Il gioco si completa tranquillamente in poche ore, non più di 8 se proprio vi fermerete su qualche enigma. La trama scorre in modo piacevole e interessante e le locations sono più di una, non resterete a zonzo dentro la villa per tutto il tempo, cosa che rende tutto meno noioso.

Non ci sono scontri o lotte, il personaggio infatti non è nemmeno armato. Tuttavia è possibile morire, ma è anche molto semplice evitarlo. Sicuramente, se vi capiterà di morire, al secondo tentativo andrete lisci per la vostra strada, perché vi basterà capire come agire.
Il gioco ha ovviamente una serie di checkpoint, numerosi, che vi consentiranno di proseguire la vostra avventura senza dover ripetere intere lunghe sezioni di gioco e senza interrompere il filo e rovinare l’atmosfera.

Interessante anche l’introduzione, da un certo punto, di un secondo personaggio che seguirà David.

Ultime due note positive per il comparto audio ottimo e perfettamente in linea con l’ambientazione oscura e per la facilità di ottenere tutti i trofei/obiettivi per i completisti. Vi basterà una run e una pulizia veloce e avrete il vostro platino! I trofei mancabili sono solo due e sarà facile recuperarli anche a partita finita.

Purtroppo i lati negativi sono più di uno

Iniziamo con la grafica. Le ambientazioni sono molto belle, le atmosfere come già detto sono ottime e affascinanti. Purtroppo in generale la parte grafica del gioco è un po’ indietro per essere un titolo del 2017. Anche la fisica generale del gioco, a volte è un po’ carente.
Ci sono alcune ingenuità dal punto di vista grafico, come le mani perfettamente pulite del protagonista, dopo averle immerse fino al gomito in un secchio pieno di sangue.

Anche i comandi, su console, non sono il massimo, con problemi alla telecamera di tanto in tanto e una difficile interazione con gli oggetti all’interno del menù, quando si rende necessario interagire con essi per modificarli. Consiglio infatti, se vi è possibile, di giocarlo su PC.

Anche la presenza del secondo personaggio a volte diventa fastidiosa perché spesso e volentieri tende a rimanere indietro, lasciandovi al buio dal momento che è lei a reggere la lanterna. Quindi sarete obbligati a fermarvi per aspettarla e avere di nuovo un po’ di luce.

Di tanto in tanto vi toccherà aspettarla…

Il gioco è in inglese, con un doppiaggio ottimo, e sottotitoli in italiano. Proprio nei sottotitoli ho riscontrato diversi problemi, come la sincronizzazione non sempre ottimale e alcune frasi rimaste in inglese.

Una cosa molto frustrante che fa capire i limiti di questo gioco sono i caricamenti, troppi e spesso molto lunghi, come se ad ogni caricamento il gioco dovesse ricreare da zero tutta l’ambientazione.
Inoltre, non è esente da bug. In tre occasioni il gioco si è completamente bloccato, obbligandomi a caricare un salvataggio precedente. Consiglio quindi di effettuare dei salvataggi manuali e di non affidarsi solo a quello automatico.

In conclusione, ve lo consiglio?

Sicuramente Black Mirror è consigliato se volete un gioco per staccare da titoli più lunghi e complicati e se state cercando un gioco horror basato più sulle ambientazioni e l’esplorazione che sullo splatter. Consigliato sicuramente a chi, in generale, ama i punta e clicca e i giochi con puzzle interessanti da risolvere.
Consigliato anche a chi, come già anticipato, è un completista e cerca una sfida semplice e veloce per arricchire la propria collezione con un altro gioco completato al 100%.

Un platino facile facile! E fate attenzione a questo screenshot, perché uno dei due trofei mancabili è proprio qui

Classe 1978, videogiocatrice dal 1984 con i cabinati in un bar (vi ricordate Snake, Pong, Toki?). Cresciuta con Amiga 500 ma, con l'arrivo di PlayStation nel 1996, è diventata fedele alle console Sony, infatti le ha tutte dalla prima fino a PS5. Ma in casa c'è anche una Xbox 360, perché comunque odia le console war. Adesso gioca spesso anche su PC e di tanto in tanto su Switch. Streamer su Twitch da gennaio 2021, canale tita_croft. Completista e accumulatrice compulsiva (non solo di videogames, anche di libri). Generi preferiti: avventura, azione, open world, survival, horror. Fondatrice e admin di Gamesisters e di Tomb Raider Italia dal 2006.

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