Recensione – The Witcher 3: Wild Hunt

Nome originale The Witcher 3: Wild Hunt (in polacco Wiedźmin 3: Dziki Gon)
Sviluppatore CD Projekt RED
Editore CD Projekt (Europa centrale), Bandai Namco (Europa occidentale), WB Games (Nord America), 1C Company (Russia), Spike Chunsoft (Giappone)
Piattaforma  PC, Playstation 4, Xbox One
Data d’uscita  19 maggio 2015
Genere  Action RPG, fantasy
Lingue Audio: Inglese, Polacco, Francese, Tedesco, Gipponese, Russo, Portoghese brasiliano
Sottotitoli e menù: Italiano, Inglese, Polacco, Francese, Tedesco, Gipponese, Russo, Portoghese brasiliano, Spagnolo, Arabo, Ceco, Ungherese, Coreano, Turco, Cinese tradizionale

The Witcher 3: Wild Hunt

Dopo 4 anni di lavoro e numerosi rinvii, la CD Projekt RED (CDPR) ci delizia e ci incanta con l’ultimo capitolo della trilogia dedicata allo Strigo nato dalla penna di Andrzej Sapkowski.

 

La storia in breve

Nel terzo e conclusivo capitolo della saga di Geralt di Rivia, saremo chiamati dall’imperatore di Nilfgaard Emhyr var Emreis a ritrovare la figlia Cirilla, scappata senza lasciare traccia e, allo stesso tempo, dovremo dare la caccia a Eredin e alla sua armata detta “Caccia Selvaggia” che sta cercando proprio Cirilla.

La profezia elfica di Ithlinne, che parla della fine del mondo, dice che soltanto un discendente del Sangue Antico (detto anche Rondine) potrà salvare tutti dalla distruzione e pare che proprio la giovane Cirilla sia la predestinata…

 

Caratteristiche di gioco

Siamo di fronte ad un vero e proprio Open World. Gli stessi sviluppatori avevano detto “se guardi l’orizzonte e vedi un posto che ti piace, ci puoi arrivare” proprio per sottolineare la totale libertà di movimento all’interno della mappa (di per sé molto grande). Si parla di una mappa 30 volte più grande di quella dei suoi due predecessori!
Per spostarsi in una mappa così grande sono stati adottati due sistemi: per le brevi distanze c’è la cavalla Rutilia mentre per le lunghe distanze ci sono i viaggi rapidi.

In TW3 ritroviamo alcuni aspetti di gioco che già erano stati introdotti in TW1 e TW2 come ad esempio la “ruota rapida” per selezionare i Segni, la meditazione per creare pozioni e per riposare, le bacheche dei lavori e le quest romantiche, ma aggiunge anche una marea di cose nuove come ad esempio il ciclo giorno-notte e i cambiamenti climatici, un sistema di crescita della barba di Geralt durante le ore di gioco e una A.I. avanzata. E’ possibile nuotare (e sparare frecce) sott’acqua, navigare con piccole imbarcazioni a vela e c’è anche un secondo personaggio giocabile in specifiche sezioni di gioco.

Ovviamente, essendo un RPG, avrete la possibilità di scegliere le vostre skill e, di conseguenza, giocare con la vostra build preferita secondo il vostro stile di gioco. E ovviamente, uccidendo mostri e nemici umani raccoglierete anche un sacco di loot e punti esperienza.
Una parte importante delle meccaniche di gioco è la gestione dei mutageni, la cui interfaccia è stata ampliata con l’espansione Blood and Wine.

Durante la storia, inoltre, incontreremo molti personaggi alcuni dei quali, se aiutati, ci aiuteranno a loro volta in un momento cruciale del gioco.
Durante i dialoghi avremo la possibilità di scegliere la risposta che ci sembrerà più corretta e, nelle scene più importanti, avremo i secondi contanti per poter rispondere.
Ogni nostra risposta causerà piccoli e grandi cambiamenti nella storia così che ogni giocatore abbia un finale diverso (si contano 36 variazioni di finale!).

Oltre alle canoniche side quest da Witcher, troveremo anche quest dedicate a liberare persone prese in ostaggio dai banditi, quest per liberare piccole porzioni di mappa dai mostri (con conseguente nascita di nuovi quartieri), sfide di pugilato, corse a cavallo e… partite a carte!
TW3 infatti introduce un minigioco di carte, il Gwent, che ha avuto talmente tanto successo che la CDPR ha deciso di crearne un gioco stand alone gratuito per PC, PS4 e XboxOne con tanto di tornei e premi monetari in palio!

TW3, a differenza degli altri due titoli, segue molto le vicende degli omonimi libri scritti dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, anche e soprattutto nelle quest secondarie e nei legami che i vari personaggi hanno fra loro.

Il 30 agosto 2016 è uscita la versione GOTY che contiene anche le due espansioni Hearts of Stone e Blood and Wine.

 

Considerazioni personali

Ma in che cosa mi sono voluta impelagare??  😆
Ci sono così tante cose da dire… da dove comincio?
Se non avete giocato a TW3 perché non sapete se vale la pena spenderci i vostri soldi, lasciatemi provare a convincervi.

Ricordo che quando era stato annunciato inizialmente mi aveva un po’ spaventata. Avevo pensato fosse un gioco lungo, pesante e difficile e non lo avevo considerato più di tanto.
Quando poi, più tardi, venne ripresentato con tanto di trailer mi era sembrato un gioco completamente diverso e aveva solleticato la mia attenzione.
Prima di tutto Geralt.
Geralt è un gran figo!  😆
Rispetto al primo e al secondo gioco, gli hanno proprio fatto un power up da paura e ho apprezzato molto! Grazie CDPR  :mrgreen:
Mi è stato regalato per il compleanno (due mesi dopo l’uscita) e non vedevo l’ora di iniziarlo!
Ho passato molte ore a esplorare ogni angolo della mappa e mi aveva presa così tanto che ci giocavo ogni volta che avevo un minuto libero. Una vera ossessione.

I grandi punti di forza di TW3 si trovano facilmente nella storia raccontata con grande maestria con dialoghi brillanti e mai banali, nella caratterizzazione eccellente di ogni personaggio, nelle musiche che accompagnano ogni attimo di gioco e che danno il mood giusto in ogni situazione, l’estremo dettaglio messo in ogni più piccola cosa.
A tal proposito vi consiglio di ascoltarvi gli album dedicati su Spotify!

Poi ci sono quelle piccole cose che mi hanno praticamente mandata in brodo di giuggiole come i commenti di Geralt mentre siete in giro da soli, i movimenti del corpo dei personaggi quando parlano o quando stanno fermi, le smorfie (soprattutto di Geralt) e il movimento che fa quando deve rinfoderare la spada… davvero geniale!

 

 

Sebbene la storia si svolga in tempi di guerre e ribellioni e, tendenzialmente, il mondo di The Witcher sia composto da brutta gente e brutti mostri (insomma…non è proprio un bel posto dove vivere), non mancano i momenti di tenerezza, di meraviglia e, perché no, anche di comicità.
Sì, avete capito bene, comicità. Primo fra tutti è lo stesso Geralt, che, con la sua impeccabile algida voce snocciola battute e freddure che non ti aspetteresti mai.

Non mancano anche i personaggi simpatici come quello scavezzacollo di Dandelion e il mitico Zoltan Chivay, fedeli amici di Geralt.
Poi ci sono tutti quei personaggi, principali o secondari, che non potrete non amare (o odiare) perché sono così ben caratterizzati che vi sentirete in dovere di giudicarli  😆
Ve ne nomino alcuni: Cirilla, il Barone Sanguinario, Cerys, Vesemir, Johnny, Dijkstra, Avallac’h, Olgierd, Syanna, Emhyr var Emreis.

Ci sono talmente tante quest che si perde il conto. Molte quest secondarie sono missabili perché non sono segnalate sulla mappa… si attivano soltanto raccogliendo alcuni oggetti (come lettere o libri o chiavi) o parlando con npc all’apparenza soltanto da contorno.
Personalmente ho amato moltissimo alcune quest, in particolar modo quella principale legata al DLC Hearts of Stone!
Il bello di questo gioco per me è stato camminare per le città e rubare (attenti alle guardie!) tutto quello che mi capitava a tiro  😆  e anche farmi una passeggiata nei boschi a cavallo di Rutilia… il cavallo del diavolo! E’ stata progettata per spawnare ad un vostro fischio e questo significa che può comparire ovunque. Davvero ovunque. Questa cosa è diventata talmente surreale che gli stessi sviluppatori si sono presi in giro creando una carta dedicata per Gwent.

 

Rutilia (Roach nella versione originale) – Carta di Gwent

Non so spiegarvi bene a parole i sentimenti che mi legano a TW3. Dentro c’è tutto quello che si riesca a pensare: esplorazione, azione, sangue, violenza, horror, comicità, sentimento, nostalgia, frustrazione… e sì, non mancano le scene di sesso. La CDPR non ce le ha mai fatte mancare, a dire il vero  😆

Comunque non è sempre tutto rose e viole… anzi! Purtroppo il gioco presenta diversi glitch e a volte anche qualche bug che rompe il gioco (io stessa ne ho trovato uno) ma è impensabile costruire un gioco così ampio e non avere qualche conflitto.
Bisogna però fare tanto di cappello agli sviluppatori che hanno rilasciato tantissime patch e fix per sistemare tutti gli errori che gli utenti segnalavano, cosa che non fa praticamente nessuno!

Un altro complimento va fatto riguardo ai 16 DLC completamente gratuiti che la CDPR aveva già annunciato al lancio. Si tratta di cose “minori” come varianti di vestiti, un paio di side quest, armature e la modalità NG+.

 

 

Nonostante i glitch e bug che lo accompagnano, TW3 si può davvero considerare un capolavoro.

Vi lascio alcuni numeri legati al gioco:

  • 800+ premi vinti dal 2015 ad oggi
  • 150+ ore di gioco previste (comprese le espansioni)
  • 340 quests (principali e secondarie, comprese le espansioni)
  • 36 finali diversi
  • 15 localizzazioni
  • 500 attori che hanno prestato le loro voci
  • 450.000 battute da copione
  • 950 personaggi che parlano
  • 2 anni impiegati per registrare tutte le parti parlate
  • 150 dipendenti iniziali (per TW3)
  • 250 dipendenti finali
  • 1500 persone totali coinvolte nel progetto TW3
  • 1.5 milioni di preordini
  • 4 milioni di acquisti nelle prime due settimane dopo l’uscita
  • 6+ milioni di copie vendute nelle 4 settimane successive
  • 63+ milioni di dollari di solo guadagno dalle vendite della prima metà del 2015

Così, giusto per capire le dimensioni di questo gioco!

Sicuramente mi sono dimenticata di nominare un sacco di cose ma so che altre Sisters hanno in serbo una recensione di questo fantastico gioco  😉

Ci avete mai pensato che questa piccola e quasi sconosciuta casa di videogiochi polacca, che ha aperto nel 1994 con solo 2 dipendenti, ha creato soltanto la saga di The Witcher??? Praticamente la possiamo considerare una produzione indie. Pazzesco!

Ad oggi, la CDPR conta più di 700 dipendenti e tre sedi (Varsavia, Cracovia e Los Angeles) ed è al lavoro su una nuova IP chiamata Cyberpunk 2077, liberamente ispirata al gioco da tavolo Cyberpunk 2020 (uscito nel 1988). Se volete saperne di più, potete trovare info a riguardo sul nostro sito in questi due articoli: Cyberpunk 2077, lo sviluppo procede – Cyberpunk 2077 avrà il multiplayer online 🙂

 

 

 

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